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mercoledì 19 settembre 2007

Barzellette scacchistiche e altri aneddoti

Grazie ad Alberto Manta per la segnalazione

Due ragazze fanno una passeggiata ai bordi di uno stagno. Ad un tratto salta fuori un brutto rospo e dice: "Croooaaa... croooaaa... Signorine, io sono un uomo, molto intelligente per giunta. Sono un Maestro di scacchi e sono imprigionato per magia in questo corpo deforme. Per pietà, se una di voi mi da un bacio subito io tornerò ad essere un grande scacchista e la farò felice, altrimenti sarò condannato a restare nel corpo di rospo per l'eternità!".Allora una delle ragazze lo prende, lo mette nella borsetta e ferma con cura la chiusura lampo. "Ma sei matta? - dice l'amica - se lo baci ha promesso che sarà il tuo uomo!"."Pppfff!... Con un giocatore di scacchi professionista si arriva con difficoltà a fine mese.... Mentre con un rospo che parla....".

Durante un torneo di scacchi un Arbitro Internazionale si annoiava a non far niente, seduto alla sua scrivania. Passa un ragno; l'organizzatore vuole schiacciarlo ma l'arbitro lo impedisce.Il ragnetto si trasforma allora in una fata e gli dice: "Mi hai risparmiato, esaudirò tre tuoi desideri"."OK, ne ho abbastanza di essere arbitro, ho sempre sognato di essere un campione di scacchi". Un colpo di bacchetta magica e oplà! eccolo seduto al tavolo 1, con un ELO di 2500 punti. Tutto gli sembra facile, è diventato un fuori classe!Secondo desiderio: "Vorrei avere della birra per tutta la mia vita". Altro colpo di bacchetta e una fila lunghissima di camion pieni della deliziosa bevanda sostano davanti alla sua casa.Ultimo desiderio: "Mi sono stufato di lavorare, voglio non fare più niente per tutto il resto della mia esistenza!".Ed oplà... egli si ritrova seduto alla sua scrivania d'arbitro!

Il grande campione Lasker raccontò tutto serio ad un giornalista: "Durante un torneo a Mosca un vecchio russo è venuto a trovarmi e mi ha chiesto di fare una partita. Ho accettato e mi ha battuto in 20 mosse. La rivincita: idem!""Incredibile - commenta il giornalista - e che avete fatto poi?""L'ho portato nell'albergo dove era Capablanca e gli ho chiesto di affrontarlo...""E allora?""Non mi crederete, ma il vecchietto ha battuto il grande Capa in 15 mosse!""Straordinario! Ma che è successo a questo vecchio moscovita?""Diavolo, abbiamo dovuto ammazzarlo, naturalmente!".

Un giorno il famoso scacchista Emanuele Lasker aspettava il treno nella stazione di un paesetto e, per passare il tempo, si mise a fare una partita con un contadino del luogo.Dopo la ventesima mossa il Maestro Lasker dovette abbandonare. "Ben giocata - ammise il campione di malavoglia - però dimmi: perchè non hai utilizzato i cavalli?"."Ah, i cavalli - rispose il bifolco - vuoi dire quegli strani pezzi, con la testa di ciuccio? Sarò sincero... non saccio come si muovono!".

Mihail Tal (Misha per gli amici) era un gran fumatore e non si privava nemmeno di bevande... spiritose. Nel 1988, al banchetto che seguì il torneo di Reykjavik (Islanda), diventò così sbronzo che cadde profondamente addormentato. I suoi amici russi, i grandi campioni Korchnoi e Spassky, si guardarono l'un l'altro. " Lo trasportiamo?" - domandò l'uno. "D'accordo" - rispose l'altro. La distanza fino all'albergo era considerevole, però i due, che erano gli eterni rivali di Tal, ma stavolta avevano riunito le loro forze, riuscirono nell'impresa... L'attonito portiere dell'hotel, che osservava l'ubriaco in stato d'incoscienza, si sentì dire "Qui c'è un giocatore di scacchi che ha dovuto pensare così profondamente che è davvero esausto!".

- Sai? Ieri sera sono andato a cena con Kasparov...- Beato te! Ma com'è andata?- Insomma... lui non poteva distogliere lo sguardo dalla tovaglia, che era a scacchi bianchi e neri.- Ebbene?- Ci ha messo mezz'ora per passarmi il sale...

Una volta Bobby Fischer giocava una simultanea, passando da un tavolo all'altro. Egli catturò ad un certo punto la Regina di un avversario, mettendola al lato della scacchiera. Mentre l'americano continuava il suo giro, il giocatore che l'aveva perduta prese la Regina e la rimise di nascosto in gioco. Al suo ritorno davanti a questa scacchiera Bobby non disse nulla e continuò tranquillamente a giocare. Il concorrente scorretto cominciò allora a vantarsi con gli altri giocatori di aver imbrogliato il genio degli scacchi. Sette mosse più tardi Fischer gli "mangiò" ancora una volta la Regina, ma stavolta, senza pronunciare una parola, la prese e la mise nel suo borsello!

Fridrik Olafsson (1935- ) è il primo Grande Maestro di scacchi dell'Islanda (la nuova patria di Fischer) e l'ex presidente della F.I.D.E.Nel 1955, essendo arrivato in ritardo nel piccolo paese di Hastings (Inghilterra) per disputare un torneo, non poté trovare nessuna stanza d'albergo. Egli passò quindi la sua prima notte in una cella della prigione, gentilmente messagli a disposizione dai poliziotti.

Emmanuel Lasker è stato il grandissimo giocatore di scacchi che conosciamo, ma come uomo di affari fu un disastro. Una volta cercò di creare un grande allevamento di piccioni per le loro carni, che potevano battere quelle dei polli. Ma il suo piano, a differenza di quelli sulla scacchiera, fallì miseramente: i piccioni non si riproducevano... si scoprì poi che erano tutti maschi!

Un certo Henrique Mecking giocava in torneo una partita di scacchi con il grande Tigran Petrosian. Siccome, ovviamente, stava perdendo egli andò dall'arbitro per lamentarsi che il campione dava dei calcetti al tavolo, faceva tremare la scacchiera, aveva fatto rotolare una moneta sul tavolo e mescolava il caffé troppo rumorosamente.Henrique andò anche due volte dal giudice per lagnarsi che Petrosian respirava troppo forte. Non ottenendo soddisfazione egli cominciò a sua volta a dare colpetti al tavolo ed ad emettere ogni sorta di rumori. Tigran, che era sordo come una campana, reagì spegnendo semplicemente il suo apparecchio acustico.

Un medico, un avvocato ed uno scacchista discutevano se è meglio per l'uomo avere una moglie o una amante. "La moglie - disse il dottore - per la stabilità familiare, la tranquillità della casa". "No, meglio l'amante - replicò l'avvocato - nessuna obbligazione ufficiale, né responsabilità". "Meglio tutte e due" suggerì lo scacchista. "Come? Avere gli svantaggi di ambedue, senza alcun vantaggio?". Il giocatore di scacchi sorrise e rispose: "Tua moglie sospetta che stai con l'amante, quest'ultima pensa che ti trovi dalla consorte. E tu invece puoi startene a giocare tranquillamente a scacchi per tutta la serata".

Un tizio entra in un circolo di scacchi. Un membro lo invita: "Ci facciamo una partita?". "No, grazie - risponde il primo - ho giocato una volta e non mi è piaciuto"."Allora ci studiamo un problema di scacchi?". "No, grazie, ne ho risolto uno una volta e non mi è piaciuto"."Ma allora, che cosa fa lei in un circolo di scacchi?". "Aspetto un giocatore, mio figlio"."Figlio unico, immagino..." (Questa è sottile e maligna... by Alberto)

Alla vigilia di un torneo di scacchi un incallito giocatore dilettante confida al suo amico: "Mia moglie mi ha detto che si è proprio stufata e che se domani vengo a giocare lei prende i bambini e mi lascia!"."Ed allora, che farai domani?". "Beh, farò l'apertura e4, come sempre...".

Seduti alla terrazza del bar, due incalliti giocatori sono concentrati sulla consueta partita a scacchi.Manca ormai poco al cadere della bandierina, ma il Bianco sta per dare matto....Ecco che passa un funerale; il giocatore vicino alla vittoria, ma a corto di tempo, si alza e si toglie rispettosamente il cappello fino alla fine del corteo.Così il tempo scade ed egli perde la partita!Il Nero si meraviglia."Ma come, per un cadavere che passa hai perso un incontro già vinto?"."Beh, risponde il Bianco, che vuoi... glielo dovevo. Eravamo sposati da 20 anni...".

Al Grande Maestro di scacchi Tartakover fu chiesto di spiegare il suo pessimo risultato in un torneo."La prima partita - rispose - avevo mal di denti, la seconda un'emicrania. Nella terza ho avuto un attacco di reumatismi ed anche nella quarta non mi sentivo proprio bene col raffreddore"."E nella quinta?". "Beh, mi sarà concesso di perdere un incontro, non posso mica vincerli tutti!".

Dopo il suo matrimonio domandarono a Boris Spassky:"Preferite una Donna in più agli scacchi o nella vita?".E il campione rispose: "Dipende dalla posizione!"."Signor Steiniz - disse un affarista milionario - Voi partecipate ai tornei di scacchi solo per i soldi, mentre io ci vengo soltanto per l'onore!""Ebbene - rispose il campione - ognuno gioca per quello che non ha!"

Per la serie: "io l'avrei ammazzato!"

Grazie ad Alberto Manta per la segnalazione
Torneo del secolo scorso, nell'era pre-orologi. La partita e' Morphy - Paulsen.
Paulsen (conosciuto per essere giocatore particolarmente lento a prendere decisioni, ma quella volta seduto da 5 ore a ponderare la posizione).
Morphy, solitamente l'emblema stesso della correttezza al tavolo, sbotta con un "Ma perchè non giocate una mossa ?!". Alchè l'ineffabile Paulsen risponde: "Ah, tocca a me ?"

Aneddoti

Grazie ad Alberto Manta per la segnalazione

Wishy Anand, campione indiano di scacchi, e' noto per la sua rapidita' di gioco. Quando gli chiesero come mai utilizzasse cosi' poco tempo nel gioco rispose: "Mi annoio a pensare a lungo".

Un certo Bredwalt, esperto scacchista dell'Ottocento, diede disposizione che dopo la morte le sue ossa venissero usate per costruire scacchi: avrebbe in tal modo continuato a giocare anche da defunto. (da "La Settimana Enigmistica")

Durante una partita un socio anziano stava opponendo una strenua resistenza ad uno dei migliori giocatori senesi. Mi venne allora spontaneo esclamare "Si difende con le unghie e con i denti!" e, dopo una breve pausa con un tono più basso e rattristato, "Quelli che gli sono rimasti..." (dal libro di Mario Leoncini "Aneddoti di scacchi", Messaggerie scacchistiche, Brescia)

Ludovico VI, Re di Francia, in una battaglia contro gli Inglesi, accerchiato dai nemici e sul punto di essere preso, si salvo' gridando: "Non sapete che perfino a scacchi il Re non puo' essere catturato?"

Fu un episodio decisamente imbarazzante, anzi un incubo, quello che accadde a un nobile mentre giocava a scacchi contro il primo dei Borboni, re Enrico IV, alla corte francese. Francois de Bassompierre, maresciallo di Francia e compagno di giochi d'azzardo di Enrico, scioccò tutta la corte, il re e se stesso quando muovendo un cavallo mollò, involontariamente, un poderoso peto. Il suo futuro di cortigiano sembrò essersi sgretolato, ma al misero Bassompierre era rimasto abbastanza sangue freddo per spiegare: " Vostra maestà , il mio cavallo non si muove se non ode il richiamo della tromba". Si narra che sulle labbra del re apparve un sorriso gelido, ma Bassompierre probabilmente non fu più invitato a corte per un bel pezzo.

Nel 1917 a Baghdad, durante una gara, l'arabo Arachnid Khayam sconfisse il campione tedesco Kurt Schlemiel per aver mormorato quarantamila volte "Io ci sarò ancora quando tu non ci sarai più", e ogni volta che iniziava la tiritera muoveva la mano in avanti come se volesse muovere un pezzo. Alla fine Schlemiel fu preda di convulsioni.

Si presuppone che, a livello di campionato mondiale, entrambi i giocatori conoscano le regole del gioco. Immaginatevi quindi l'emozione dell'arbitro O'Kelly nell'incontro Korchnoi-Karpov (Mosca,1974), quando Korchnoi, facendo l'indifferente gli si accostò durante una partita e gli pose una domanda da principiante: "Posso arroccare quando la mia Torre è attaccata?". Risposta: "Si". Spiegazione di Korchnoi: "Non mi era mai capitato prima".

Si dice che Alekhine si sia divertito una volta a guardare due giocatori in un bar che giocavano una partita con soltanto i loro Re sulla scacchiera. Lasciò che scoprissero da soli l'errore. Dopo un po' uno dei due è giubilante, mentre l'altro sembra un cane bastonato. "Patta?" chiede Alekhine . "No", si sentì rispondere, "ho portato il mio Re in ottava riga e l' ho cambiato con una regina".

All'inizio del secolo il campione viennese Josef Krejcik ricevette il peggior regalo di compleanno entrato nella storia degli scacchi. Avendo raggiunto il suo venticinquesimo compleanno, decise di giocare 25 partite in una simultanea. Il risultato fu un perfetto 0-25.

Il grande scacchista russo Aleksander Alekhine (1892-1946) aveva un carattere estremamente violento: tutte le volte che perdeva una partita, si chiudeva nella propria camera e sfasciava tutto quanto gli capitava a tiro, compresi i mobili. A 15 anni sono andato da un grande giocatore. Mi ha fatto vedere la sua biblioteca di scacchi, tremila libri, dicendomi: "Intanto ne devi leggere la meta'; poi devi giocare tutti i giorni con giocatori piu' bravi di te". A quel punto ho rinunciato.

Jaspal Singh Kalsi di Amritsar in India ha realizzato una piccolissima scacchiera fornita di tutti i pezzi in scala perfettamente rifiniti: ogni lato misura 6 mm. In una simultanea (forse alla cieca?) di Alekhine contro alcuni gerarchi nazisti su una scacchiera si raggiunse una posizione che l'avversario di Alekhine, dopo lunga analisi, giudicò persa e quindi abbandonò. Allora Alekhine chiese se volesse continuare la partita a colori invertiti. L'altro, certo di vincere, accettò immediatamente. Alekhine mosse e... l'altro si ritrovò in una posizione imprevista che, nuovamente, valutò persa per lui! Al conseguente nuovo abbandono, Alekhine ripetè l'offerta di continuare la partita cambiando ancora i colori! Questa volta l'accettazione fu più meditata, ma non vedendo come ci si potesse salvare in quella che attualmente era la sua posizione, si dichiarò d'accordo a cederla ad Alekhine. Che mosse e... vinse per la terza volta la stessa partita!!
(BY ALBERTO: QUESTO EPISODIO A ME SCONOSCIUTO FINORA DIMOSTRA CHE ERA UN GRANDE, PROPRIO PER QUESTO HA LA MIA TOTALE VENERAZIONE!)

ALCUNI CLAMOROSI ESEMPI DI IGNORANZA SCACCHISTICA

Grazie ad Alberto Manta per la segnalazione

"La divulgazione del gioco"Da "L'Italia Scacchistica", agosto 1952, rubrica "Il lettore scrive".

Caro Direttore,da qualche tempo è in vendita a Milano, per poche centinaia di lire, una scacchierina da viaggio in plastica, con le figurine dei pezzi. Allegato vi è un foglietto di istruzioni contenente le più spassose enormità sul giuoco degli scacchi. Anzitutto i pezzi vengono chiamati pedine e i pedoni Fanti. Sul movimento dei pezzi sta scritto tra l'altro:"La Regina può muoversi in tutte le direzioni, ma su una sola direzione per ogni mossa"."Il cavallo va dove vuole, cioè salta dal nero al nero, dal nero al bianco o viceversa"."Non si può stare con due pedine dello stesso colore sul medesimo quadrato. Precisato ciò, viene naturale che non si può battere una pedina del proprio colore"."Solo il cavallo può saltare, quando sul campo d'azione incontra una pedina dell'avversario; ma il giocatore, se gli conviene, può anche rinunciare di batterla e quindi non muovere il cavallo"."Quando il giocatore si porta in posizione di poter dare scacco matto al re nella mossa susseguente, ha il dovere di avvertire l'avversario col dire "scacco".Per finire, la patta è prevista così:"Nel caso in cui le perdite gravi di pedine da una parte e dall'altra si rende impossibile lo "Scacco", la partita è rimandata".Qui l'autore è riuscito in un sol colpo, ad infrangere le regole degli scacchi e della grammatica.Molto cordialmente,
(lettera firmata)

"Gli scacchi nell'era moderna"Da "L'Italia Scacchistica", luglio 1965, rubrica "Il lettore scrive".

Egr. Sig. Direttore,mi sono per caso imbattuto in un modesto gioco di scacchi in materia plastica. La confezione è corredata da un opuscoletto che mi permetto di sottoporre alla Sua attenzione. Risulta evidente che il maldestro compilatore ha idee scarse e confuse sugli scacchi.
Lettera firmata.Risposta del direttore (maestro Ferrantes):Risulta chiaro che il compilatore dell'opuscoletto "Gli scacchi nell'era moderna" è un incompetente, perchè diversamente:1) non chiamerebbe il Re, la Regina, i due Alfieri e i due Cavalli pezzi "qualificati" e i Pedoni pezzi "non qualificati";2) non collocherebbe la scacchiera con la casella in basso a destra nera invece di bianca;3) non collocherebbe nella posizione iniziale i Cavalli al posto degli Alfieri e viceversa;4) infine, non scriverebbe cose come queste: "Se l'avversario da o scopre uno scacco al Re e non avvisa, il giocatore può lasciare il re al posto dove si trova, fin quando sarà avvertito".



SCACCHI E COMUNISMO
Da "Oggi", 14/2/1952 "

Una notevole variazione è stata introdotta nel gioco degli scacchi nei Paesi a regime comunista: i pezzi di colore nero sono stati sostituiti con altrettanti di colore rosso.Attualmente, perciò, in quei Paesi si gioca con pezzi rossi "comunisti" e pezzi bianchi "capitalisti". Pure i pezzi sono stati modificati: il re bianco "capitalista" viene rappresentato da uno scheletro vestito da guerriero, mentre il rivale è un pacifico contadino. Così la regina bianca, una cortigiana, dagli abiti suggestivi, compete con una pari grado in costume da "campagnola". Gli altri pezzi rossi sono rappresentano lavoratori con falce e martello, a differenza dei pezzi "capitalisti" che vengono rappresentati come schiavi in catene".

lunedì 17 settembre 2007

Apertura corsi

Il Circolo Scacchi Alekhine riapre i corsi per insegnare a "muovere le prime mosse" oppure a migliorare le proprie capacità nel mondo degli scacchi. Chiunque fosse interessato può rivolgersi presso la sede di gioco del Circolo in via Scalfo, n°47 (presso ex caserma Carabinieri) Aradeo (LE) nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 19:00.
Vi aspettiamo numerosi!!!

mercoledì 12 settembre 2007

Vi piacerebbe un bel torneo di quadriglia?

Stiamo pensando da un pò di giorni di organizzare un torneo di quadriglia ll'interno del circolo. Che ne pensate? Sarebbe qualcosa di divertente oppure è distruttivo?
Fateci sapere...

lunedì 10 settembre 2007

Scacchi nel mondo

Scacchi cinesi (Xiangqi)
Gli Scacchi cinesi (Xiangqi) sono un gioco molto popolare nei paesi asiatici. Si ritiene che sia gli Scacchi cinesi che gli Scacchi “occidentali” derivino dall’antico gioco indiano del Chaturanga.

Posizione iniziale e scopo del gioco
Gli Scacchi cinesi si giocano su una scacchiera rettangolare di dimensioni 9x10. Diversamente dagli scacchi standard, i pezzi vengono posizionati sulle intersezioni delle linee e non all’interno delle caselle. Ogni giocatore inizia la partita con i seguenti pezzi: 1 re (o generale), 2 mandarini (o assistenti o consiglieri), 2 elefanti (o alfieri), 2 cavalli, 2 torri (o carri), 2 cannoni (o bombarde o catapulte) e 5 pedoni (o soldati). La posizione iniziale è mostrata nella figura seguente:


I piccoli quadrati contenenti le linee diagonali sono chiamati palazzi e la grossa linea orizzontale in mezzo alla scacchiera è chiamata fiume
Lo scopo del gioco è dare scaccomatto al re avversario o metterlo in una posizione di stallo.

Movimento dei pezzi
Negli Scacchi cinesi tutti i pezzi (ad eccezione del cannone) utilizzano le stesse regole sia per muovere che per catturare i pezzi avversari. I cannoni seguono una speciale regola che verrà illustrata nel seguito.
Re (Generale)

Il re (indicato nella notazione inglese con K – king) muove di uno spazio orizzontalmente o verticalmente e non può muovere diagonalmente. Esso non può mai lasciare il proprio palazzo. Come negli Scacchi standard al re non è consentito effettuare una mossa verso una posizione nella quale può essere attaccato da un pezzo avversario. Se il re è attaccato (o, come si dice, è sotto scacco), il giocatore cui appartiene deve immediatamente sottrarre il re alla minaccia di cattura. Se ciò non è possibile il giocatore perde la partita.
Mandarino (o Assistente o Consigliere)
Il mandarino (nella notazione inglese G – Guard- o A – Assistant) muove di uno spazio diagonalmente e, proprio come il re, non può mai lasciare il proprio palazzo. In altre parole il mandarino può occupare solamente 5 posizioni all’interno del palazzo.
Elefante (Alfiere)
L’elefante (nella notazione inglese E – Elephant – o B – Bishop) può muovere esattamente di due spazi diagonalmente e non può superare punti occupati. Inoltre all’elefante non è consentito attraversare il fiume, cosicché deve rimanere nella propria metà della scacchiera. Questo significa che ogni elefante dispone solamente di 7 possibili posizioni.
Cavallo
Il cavallo (nella notazione inglese N oppure H – horse) muove di uno spazio verticalmente o orizzontalmente, seguito da uno spazio diagonalmente (in direzione opposta a quella di provenienza). Una differenza importante tra gli Scacchi “occidentali” e quelli cinesi è che in questi ultimi il cavallo non può saltare sopra punti occupati. La figura mostra (con dei punti verdi) tutte le possibili mosse del cavallo rosso (il pedone nero impedisce tutte le mosse che iniziano con lo spostamento laterale a sinistra).
Torre (Carro)
La torre (nella notazione inglese R – rook) muove di un qualunque numero di punti verticalmente o orizzontalmente, come la torre negli Scacchi standard.
Cannone (o Bombarda o Catapulta) Il Cannone (nella notazione inglese C - cannon) muove nello stesso modo della torre. Tuttavia, se un cannone vuole catturare un pezzo avversario, deve saltare sopra un altro pezzo, non importa se avversario o alleato, posto lungo il proprio percorso; nella cattura è consentito saltare un solo pezzo. La figura mostra una posizione in cui tutte le possibili mosse (o catture) del cannone rosso sono contrassegnate da punti verdi (notate il punto verde all’interno della torre nera sulla traversa superiore della scacchiera).
Il cavallo nero sul lato sinistro non può essere catturato perché non vi è un terzo pezzo posizionato tra esso ed il cannone. La torre nella traversa superiore può essere catturata in quanto il cannone salta sopra il pedone rosso. Invece la seconda torre nera (sulla destra) non può essere catturata poiché il cannone dovrebbe saltare sopra più di un pezzo (il pedone nero ed il cavallo rosso).
Pedone (Soldato)



Il pedone (nella notazione inglese P – pawn) muove solamente di uno spazio in avanti e cattura nello stesso modo (non muove mai diagonalmente, come accade invece negli Scacchi “occidentali”). Quando un pedone attraversa il fiume la sua capacità di movimento si estende alla direzione laterale – esso può muovere uno spazio in avanti o orizzontalmente.
Negli Scacchi cinesi i pedoni non promuovono. Quando un pedone raggiunge l’ultima traversa, esso può continuare a muovere soltanto lateralmente.

Altre regole importanti
-La partita è vinta dando scaccomatto al re avversario o ponendo quest’ultimo in una posizione di stallo (cioè nell’impossibilità di effettuare mosse legali). Questa è un’importante differenza tra questo gioco e gli Scacchi “occidentali”, nei quali la situazione di stallo porta alla patta.
-Lo scacco perpetuo è vietato. Un giocatore non può dare scacco al re avversario più di 3 volte di fila con lo stesso pezzo e nella stessa posizione.
-E’ proibita anche la caccia perpetua ad un pezzo avversario indifeso. Ciò significa che un giocatore non può attaccare lo stesso pezzo (non difeso da un altro pezzo avversario) muovendo da e verso gli stessi due punti indefinitamente. Il giocatore che causa una situazione del genere è obbligato ad interrompere la serie delle ripetizioni.
-I re non possono fronteggiarsi sulla medesima colonna aperta, ma deve esserci almeno un altro pezzo tra loro sulla stessa colonna. La figura seguente mostra una posizione in cui il mandarino rosso non può muoversi perché scoprirebbe il proprio re davanti a quello avversario:


-Quando nessun giocatore può forzare lo scaccomatto o lo stallo, la partita è patta.

http://brainking.it/it/DefineOpponent?tp=68

venerdì 7 settembre 2007

COMUNICATO IMPORTANTE!

Giovedì 13 settembre 2007 alle ore 20.00 si terrà un'assemblea presso la sede di gioco del circolo scacchi Alekhine. Tutti i soci, i tesserati, i giocatori e chiunque volesse accostarsi al gioco degli scacchi è invitato a partecipare.
Si discuterà su importanti argomenti e si farà il bilancio dell'attuale situazione del circolo. Non mancate!

Come si gioca in simultanea

Molti ci hanno chiesto come giocare una simultanea. Riportiamo feelmente le norme del regolamento.

Le regole che disciplinano lo svolgimento delle esibizioni in simultanea sono, in base alle
consuetudini internazionali, le seguenti:
1. Il maestro, in simultanea, ha il Bianco in tutte le partite (questa regola può essere trascurata con
l'accordo del maestro)
2. Il giocatore (il partecipante alla simultanea) deve eseguire la sua mossa solo quando il maestro
giunge davanti alla sua scacchiera. Anche quando il giocatore ha già pensato e scelto la mossa egli
deve attendere che il maestro arrivi alla sua scacchiera e soltanto allora, davanti a lui, deve effettuare
la sua mossa
3. Se il giocatore non esegue la mossa quando il maestro è giunto davanti alla sua scacchiera, il
maestro può dichiarare vinta per lui quella partita
4. All'occasione il giocatore può, quando il maestro è ancora davanti alla sua scacchiera, effettuare
una o più mosse successive a condizione che egli risponda immediatamente alle mosse del maestro
5. In casi eccezionali il giocatore può posporre l'esecuzione della sua mossa al giro successivo ma
solo se vi è il consenso previo del maestro.
6. Mentre il maestro è impegnato sulle altre scacchiere il giocatore non può toccare o muovere i
pezzi della sua scacchiera.
7. Il giocatore non può ritirare e cambiare la mossa che ha effettuato. Per il maestro che tiene
l'esibizione, invece, una mossa non è considerata definitivamente giocata se non quando il maestro
ha lasciato la scacchiera ed ha giocato la mossa sulla scacchiera successiva
8. E' opportuno che il giocatore trascriva le mosse della partita sul modulo apposito.
(da "Chess Competitor's Handbook" di B. Kazic, ed. Batsford, Londra, 1980)

giovedì 6 settembre 2007

Nuovo forum CIRCOLO SCACCHI ALEKHINE

Il circolo scacchi Alekhine ha voluto rimodernare il suo spazio dedicato alle discussioni. Vi diamo la possibilità di interagire con altri utenti appassionati di scacchi e non solo.
Cliccando su http://circoloscacchialekhine.forumfree.net/ entrerete nella "piazza" scacchistica! Partecipate alle discussioni e scambiate opinioni con gli utenti. Per accedere e inserire i vostri commenti bisogna registrarsi gratuitamente.
Animate la piazza il più possibile, grazie!!!!